Affido esclusivo dei figli quando si configura condotta illecita del coniuge affidatario
7 Marzo 2022Abuso Legge 104 e Congedo Straordinario INPS dei dipendenti privati
11 Maggio 2022Le indagini investigative svolte da un professionista qual è un investigatore privato vengono richieste per un motivo ben preciso, che nulla ha a che fare con la voglia di conoscere aspetti della vita privata e/o professionale di una persona: l’obiettivo delle indagini, infatti, è quello di produrre prove investigative utili ad avviare un’eventuale azione legale attraverso la quale il cliente possa tutelare i suoi interessi privati ed economici.
Per questo motivo l’investigatore privato è autorizzato dalla Prefettura di appartenenza a svolgere indagini private e aziendali, al fine di difendere o far valere un diritto del proprio cliente in sede giudiziaria.
Ovviamente, tutto il materiale fornito dall’investigatore privato al proprio cliente deve essere prodotto in modo lecito e legale, senza violare la riservatezza altrui: ecco perché è necessario prima di tutto evitare di assumere un investigatore abusivo, che mai potrà produrre tale documentazione.
Rilevanza probatoria: cosa sapere
Da quanto finora detto consegue che la rilevanza probatoria della relazione investigativa effettuata da un investigatore privato assume importanza soprattutto nel processo civile: in particolare, il momento del processo in cui il lavoro dell’investigatore privato ha rilevanza è ciò che, a livello giuridico, viene chiamata “fase istruttoria”, ossia la fase in cui vengono presentati tutti gli elementi probatori a favore di una posizione processuale e che prevede:
- il deposito di documenti ulteriori a corredo, privati e pubblici;
- la formulazione di capitoli di prova testimoniale con indicazioni di testi.
Riguardo al primo punto, in particolare, il codice riconosce ammissibili le “riproduzioni fotografiche, informatiche o cinematografiche, le registrazioni fonografiche e, in genere, ogni altra rappresentazione meccanica di fatti e di cose”.
Affinché tutto il materiale acquisito attraverso le indagini private venga ammesso come elemento probatorio, è indispensabile che l’investigatore privato – e il/i suoi eventuale/i collaboratore/i – venga citato come testimone.
Inoltre, secondo quella che è la giurisprudenza in materia, è sempre buona norma che investigatore privato e difensore del cliente si coordino e collaborino al fine di evitare qualsivoglia errore che possa rendere vana l’adozione dell’indagine investigativa quale strumento probatorio in un futuro processo.
Insomma, la materia è abbastanza ampia e necessita di una conoscenza approfondita delle questioni legali e della giurisprudenza legata a questo tipo di casi.
Rilevanza probatoria delle indagini investigative: 5 casi specifici
La rilevanza probatoria del materiale prodotto da un investigatore privato per un processo civile riguardano diverse tipologie di casi, fra cui:
- l’addebito di separazione fra coniugi;
- l’accertamento di infedeltà lavorativa;
- il controllo dei dipendenti;
- il classico stalking e atti persecturori;
- lo stalking condominiale;
Esaminiamoli singolarmente.
Rilevanza probatoria nel processo per addebito di separazione fra coniugi
Come noto, nel corso dei procedimenti di separazione viene spesso formulata la domanda di addebito della separazione stessa da parte di uno dei coniugi. Occorre sapere, infatti, che la separazione può essere addebitata a uno o a entrambi i coniugi nei casi in cui la crisi matrimoniale può essere collegata a comportamenti contrari ai doveri derivanti dal matrimonio da parte di una delle due parti, come per esempio l’infedeltà coniugale.
In tal senso, durante un procedimento di questo genere, il coniuge che richiede l’addebito all’altro coniuge per motivi di infedeltà deve dimostrare che la controparte abbia avuto relazioni extraconiugali. Ciò non porta automaticamente all’accoglimento della domanda, è utile sottolinearlo; per ottenere l’addebito, viene chiesto di mostrare un nesso causale tra infedeltà e crisi coniugale: è a questo scopo che viene richiesto l’intervento di un investigatore privato, il quale è chiamato a produrre elementi probatori che testimonino i comportamenti illeciti dell’altro coniuge (relazioni testuali, produzioni fotografiche e video più o meno eloquenti).
Riguardo alla rilevanza probatoria di tali elementi, la Cassazione ha espresso parere favorevole al loro utilizzo come strumento di prova. Una parte della giurisprudenza afferma che “i fatti precisi, circostanziati e chiari esposti nei rapporti formati da un investigatore privato devono essere oggetto di prova orale”: vale a dire che, come specificato in precedenza, l’investigatore deve essere citato come testimone nel procedimento poiché “si rende necessaria una specifica capitolazione dei fatti che nella relazione sono indicati come avvenuti alla presenza dell’investigatore stesso”.
Insomma, hanno valore di prova solo le testimonianze dirette, ossia quelle che hanno come oggetto fatti avvenuti in presenza del testimone o dei quali quest’ultimo abbia una conoscenza diretta. Non valgono come prova le testimonianze indirette, ciò il racconto di fatti riferiti al testimone da altre persone.
Ecco perché il coinvolgimento dell’investigatore privato come teste determina in positivo la rilevanza probatoria degli elementi raccolti dallo stesso per determinare l’addebito di separazione a sfavore della controparte del proprio cliente.
Pur se non estremamente delicate come le indagini svolte per l’affido esclusivo dei figli, quelle svolte per l’addebito di separazione richiedono comunque all’investigatore privato coinvolto una preparazione non indifferente.
Accertamento di infedeltà lavorativa
Per infedeltà lavorativa intendiamo tutti quei comportamenti dannosi per l’azienda tenuti da dipendenti e soci infedeli. Per accertarli, il lavoro dell’investigatore privato deve provare eventuali atti illeciti o scorretti, comportamenti contrari ai doveri di fedeltà aziendale (divulgazione di informazioni strategiche o riservate, spionaggio industriale, atti di sabotaggio aziendale e divulgazione di brevetti), producendo prove tangibili e inconfutabili: queste ultime sono necessarie per avviare un’azione legale che aiuti il cliente a procedere al licenziamento per giusta causa del dipendente infedele.
Anche in questo caso, l’investigatore privato che produce gli elementi probatori deve essere chiamato a testimoniare circa il suo operato: la sua testimonianza in aula, infatti, certifica la rilevanza probatoria del materiale da lui fornito al cliente e al legale che assiste quest’ultimo nell’azione giuridica intrapresa.
Rilevanza probatoria nel controllo dei dipendenti
Questo tipo di indagini riguardano essenzialmente due ambiti:
- l’accertamento di un abuso di permessi della legge 104, che costituisce una delle ragioni principali di attrito tra datori di lavoro e dipendenti;
- l’accertamento su un reale o meno stato di malattia o infortunio per i quali un dipendente usufruisce di permessi lavorativi.
Entrambi i casi configurano, lì dove i permessi vengono ottenuti senza averne realmente diritto, una condotta sleale da parte del dipendente: tale condotta è sanzionabile, secondo la legge, con il licenziamento per giusta causa. L’investigatore privato ha il compito di dimostrare concretamente la colpevolezza dei subordinati (i dipendenti) del suo cliente (l’azienda), fornendo a quest’ultimo le prove necessarie per consentirgli di procedere per vie legali.
Riguardo alla rilevanza probatoria del materiale prodotto dall’investigatore durante il controllo del dipendente sospettato, oltre alla necessaria testimonianza del detective privato in sede legale, occorre sapere che il ricorso a indagini investigative aziendali non è consentito se lo scopo del controllo è quello di verificare l’adempimento delle prestazioni lavorative del dipendente: in sostanza, l’investigatore non può e non deve eseguire controlli sui dipendenti quando questi sono in missione o quando svolgono la propria attività fuori dall’azienda per la quale lavorano.
Stalking e atti persecutori
La legge spesso fa fatica a tutelare subito le vittime di stalking, con tempi lunghi per le indagini da parte degli inquirenti o per le mancare denunce da parte delle stesse vittime. Per tale motivo, sempre più spesso viene richiesto l’intervento di un investigatore privato che, oltre a raccogliere le prove necessarie per incastrare lo/la stalker, è anche in grado di proteggere il proprio cliente da atti persecutori e soprusi.
Affidarsi a un investigatore privato, insomma, può rappresentare una soluzione efficace per chi è vittima di stalking. Gli investigatori privati, grazie alla loro esperienza e competenza, possono fornire una serie di servizi specifici per aiutare le vittime a raccogliere prove, proteggersi e intraprendere azioni legali contro i propri persecutori.
Stalking condominiale
Lo stalking condominiale, come per lo stalking più classico, comprende una serie di atti e/o comportamenti mirati ad arrecare volontariamente un disturbo intollerabile ai vicini di casa, tale da condizionarne la vita di tutti i giorni. La persona che mette in atto quel tipo di comportamenti diviene, quindi, un vero e proprio stalker. A chiedere l’intervento dell’investigatore privato sono persone stufe di essere vessate da comportamenti poco piacevoli all’interno del proprio condominio, per la raccolta di prove utili a incastrare i colpevoli.
Conclusioni
Abbiamo dunque visto che la testimonianza dell’investigatore durante i dibattimenti civili è fondamentale per la rilevanza probatoria del materiale prodotto durante l’indagine svolta: ciò rappresenta un aspetto di primaria importanza per chiunque intenda richiedere un servizio di investigazione privata e/o aziendale al fine di avviare un’azione legale nei confronti di qualcuno grazie al supporto di un investigatore.
Se avete ancora dubbi a riguardo e se avete la necessità di saperne di più, prima di richiedere un servizio di investigazione, contattateci pure: forniamo sempre una consulenza gratuita.