Relazione Investigativa: caratteristiche e valore probatorio
17 Novembre 2023Controllo minori: uno strumento cruciale per la sicurezza dei nostri figli
20 Gennaio 2024Molti di voi sapranno che dal 1° marzo 2023 sono in vigore nuove norme che regolano la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma Cartabia, avviata dall’ex ministro della giustizia, Marta Cartabia, con l’obiettivo di velocizzare i tempi di tali pratiche e del processo civile in generale.
Per quanto riguarda gli investigatori privati, sono tre gli ambiti che riguardano la nostra professione e interessati dalla riforma Cartabia:
- le indagini per infedeltĂ coniugale;
- quelle per l’affido esclusivo dei figli;
- la richiesta dell’assegno di mantenimento.
Indagini per infedeltĂ coniugale e divorzio breve
Per quanto riguarda il divorzio, la riforma accorcia maggiormente le tempistiche rispetto a quelle necessarie per il divorzio breve (introdotto con la Legge n.55 del 06 maggio 2015) poiché i coniugi possono chiedere separazione e divorzio in un unico atto.
La riforma Cartabia prevede un limite di 90 giorni per la prima udienza e un unico canale di giudizio. Per ottenere il divorzio occorrono dai 6 a 12 mesi: nel primo caso, la separazione deve essere consensuale; nel secondo, giudiziale.
Rispetto alla precedente normativa, l’utilità di affidarsi a un investigatore privato sta nel fatto che – essendo prevista per il divorzio un’unica udienza – si tenta di arrivare per primi davanti al Giudice con tutte le carte a proprio favore. In tal senso, quindi, tutte le attività di indagine atte a dimostrare che il divorzio avviene per infedeltà vengono anticipate, verificando tra le altre cose:
- il tenore di vita del partner per la richiesta dell’assegno di mantenimento per il coniuge;
- i comportamenti del genitore che presumibilmente otterrà la custodia dei figli per dimostrare eventuali comportamenti “anomali”.
Indagini per l’affidamento esclusivo dei figli
Un aspetto fondamentale è il ruolo dell’investigatore privato nelle decisioni legate all’affido dei figli dopo il divorzio. Sempre più spesso, infatti, gli investigatori sono chiamati a valutare se l’ex coniuge designato per l’affidamento sia effettivamente in grado di prendersi cura dei minori e di garantire il loro sano sviluppo e un’educazione appropriata. Queste indagini sono particolarmente delicate e mirano a verificare se vi siano gravi negligenze da parte di un genitore o, in generale, qualsiasi comportamento contrario ai doveri connessi alla potestà genitoriale.
Indagini per ottenere l’assegno di mantenimento
Con la riforma Cartabia, i coniugi che intendono separarsi o divorziare hanno l’obbligo di allegare alla domanda le ultime 3 dichiarazioni dei redditi. Si sa, comunque, che le condizioni economiche e patrimoniali degli ex coniugi possono cambiare: il coniuge che ha ottenuto l’assegno di mantenimento, ad esempio, può avere una nuova relazione o un lavoro più remunerativo e sarebbe quindi un diritto per l’altro ex coniuge chiedere al Giudice un provvedimento di revisione dell’assegno di mantenimento.
Cosa cambia per gli investigatori con la riforma Cartabia
Insomma, oltre a velocizzare i procedimenti e porre maggiore attenzione alla salvaguardia dei minori, la riforma Cartabia conferisce agli investigatori privati un ruolo ancora piĂą centrale.
Le agenzie investigative, infatti, diventano fondamentali per raccogliere prove a difesa dei diritti dei coniugi e dei minori. Indagini private come quelle per verificare l’infedeltà coniugale, stabilire l’affido esclusivo dei figli o tecniche investigative come OSINT e SOCMINT sono ormai consolidate da tempo: con la riforma Cartabia, esse assumono un’importanza ancora maggiore, poiché forniscono prove ed elementi fondamentali ai nostri clienti per ottenere l’assegno di mantenimento o l’affido dei figli.
Inoltre, le indagini patrimoniali diventano ancor più cruciali, soprattutto alla luce della necessità di fornire un quadro completo della situazione finanziaria. Le agenzie investigative possono assistere il coniuge nella verifica dell’autenticità delle informazioni patrimoniali della controparte, garantendo che nulla venga omesso e evitando di compromettere eventuali richieste di sostegno economico.
Infine, ricordiamo che gli investigatori privati possono intervenire in ambito giudiziario come consulenti di parte, offrendo supporto per la documentazione prodotta e le prove presentate.