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21 Aprile 2021Investigazione e psicologia
11 Maggio 2021Alimentazione ed abbigliamento dell'investigatore privato
In questo nostro nuovo articolo affrontiamo degli argomenti “più leggeri” ma comunque sconosciuti ai più e ai non addetti ai lavori, i quali rappresentano tuttavia degli aspetti fondamentali della vita quotidiana dei professionisti operanti nel settore delle investigazioni.
Per quanto concerne come e di cosa si alimenta l’investigatore durante il servizio o l’attività investigativa è bene partire dal presupposto che questa figura passa moltissime ore all’interno della propria autovettura.
In particolare la vita dell’investigatore privato è caratterizzata da una intensa attività sedentaria e molto faticosa da sostenere dal punto di vista dell’attenzione, in quanto deve essere sempre vigile e senza cali di concentrazione.
Per questo, l’alimentazione, incide un ruolo importante per questa figura professionale in quanto alla fine è un mestiere logorante, sedentario, alle volte estremamente faticoso, basti pensare al momento in cui i soggetti investigati abbandonano i loro veicoli ed iniziano a compiere le operazioni più disparate tipo jogging, shopping o cominciano a tentare di far perdere le loro tracce prima di un incontro amoroso macinando alle volte chilometri nel tentativo di auto convincersi di non essere seguiti da nessuno.
Cosa mangia quindi l’investigatore privato?
Innanzitutto se deve svolgere un pedinamento dinamico in auto, bisogna evitare panini molto conditi e ricchi di salse, snack ipercalorici e bibite gasate e molto zuccherate.
Questi cibi infatti richiedono lunghi tempi di digestione e inducono spesso sonnolenza che è il nemico numero uno dell’investigatore privato.
Sarebbero guai seri se la stanchezza e la sonnolenza arrivassero durante il servizio. Questo è un mestiere che vive di attimi e perdere quello sbagliato significa mandare a monte l’intera indagine di quel giorno per aver fallito la raccolta di prove certe ed inconfutabili.
I pasti quindi dovrebbero essere molto leggeri e ricchi di fibre, proteine, vitamine e sali minerali.
Quindi il tutto si riduce ad una alimentazione semplice basata su pochi pasti e costituita da carne bianca, verdure, cibi integrali e tantissima frutta.
Il tutto dovrebbe essere rigorosamente preparato a casa prima del servizio. E’ infatti difficile che l’investigatore privato possa fermarsi ad acquistare alimenti durante il servizio sia per non perdere il soggetto oggetto d’indagine sia per le restrizioni dovute alla pandemia Covid, sia per il fatto che il luogo dove andrà ad operare potrebbe essere sprovvisto probabilmente di negozi di alimentari o supermercati specie nelle zone dove operiamo, ovvero Puglia (Provincia di Bari, Brindisi, Lecce, Taranto, Foggia, Barletta-Andria-Trani) e Basilicata (Provincia di Matera e Provincia di Potenza) caratterizzate dalla presenza di moltissime zone di campagna, le preferite da mogli e mariti infedeli dediti a tradimenti di ogni genere in posti sperduti e desolati.
Da evitare sono rigorosamente i fastfood per la provenienza incerta dei cibi e per il tipo di pietanze proposte che sono ipercaloriche e di cui abbiamo accennato sopra gli effetti negativi.
Discorso particolare merita l’assunzione di liquidi.
Assolutamente vietato l’alcool sia per le sanzioni previste per i soggetti che si mettono alla guida in stato d’ebbrezza e sia per i pericoli personali che lo stesso agente investigativo potrebbe provocare a sé e agli altri.
L’acqua dovrebbe essere presente in grandi quanti quantità nella vita quotidiana di ognuno di noi, sono innegabili i benefici per gli esseri umani in termini di idratazione e di eliminazione delle tossine.
Purtroppo, per l’investigatore privato il “bere troppa acqua” potrebbe dare problemi per espletamento delle funzioni urinarie. Non sempre infatti potrebbe esserci vicino un bar o qualsiasi attività dotata di servizi igienici dove espletare i legittimi bisogni.
Quindi Attenzione!!!
Come veste un investigatore privato?
Per quanto riguarda il vestiario da utilizzare, possiamo sicuramente affermare che siamo lontani da quello che la gente immagina e il cui ricordo è probabilmente legato a film e serie televisive sui detectives americani, sugli investigatori italiani delle fiction sino ai grandi indagatori narrati nei libri.
L’investigatore privato difficilmente indosserà abiti che ricorderanno le figure di Maigret, Sherlock Holmes o il nostrano Montalbano.
Quindi lasciamo perdere bombette, baffi, sigari e improbabili impermeabili stile inglese, e via libera invece a uno stile casual e assolutamente “anonimo”. Evitare colori sgargianti, ma essere sempre sobri e pronti per ipotetici cambi di destinazione. Immaginiamo infatti un soggetto che dovesse entrare in un ristorante o un locale elegante o viceversa essere pronti a mimetizzarsi dentro un terreno o addirittura addentrarsi in un bosco sotto la pioggia battente.
Quindi portare con se dei cambi di vestiario per diverse situazioni potrebbe essere una strategia vincente per conseguire i risultati richiesti dal nostro cliente.
Il segreto è confondersi tra le persone e assomigliare il più possibile alla gente comune che popola le nostre città.
Bisogna assolutamente assumere uno stile più comune possibile per non destare sospetti o richiamare attenzione vicino l’automezzo aziendale o durante i pedinamenti che possono durare a volte moltissimo tempo dietro i soggetti interessati da indagine.
In altre parole, in questo settore non vale assolutamente il proverbio che “l’abito non fa il monaco”.
Anche i professionisti dell’”Istituto investigativo Nacucchi” seguono con grande rigidità questa autoregolamentazione per poter offrire ai propri clienti la miglior prestazione possibile. A tal proposito, la nostra agenzia, con sede in Puglia e in Basilicata, offre diversi tipi di servizi:
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