Antitaccheggio investigativo: a cosa serve questa indagine
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12 Giugno 2023L’attività dell’investigatore privato è abbastanza complessa e il singolo titolare di licenza difficilmente potrebbe operare sul campo senza il supporto di validi collaboratori: nel nostro settore, infatti, la capillarità è un elemento molto importante ed è per questo che le migliori agenzie investigative si avvalgono di una figura come quella del collaboratore addetto alle indagini elementari (C.I.I.E.).
Si tratta, in sostanza, di un professionista delle investigazioni che affianca l’investigatore titolare di licenza e che spesso lavora da solo o in squadra con altri collaboratori.
Cosa fa il collaboratore addetto alle indagini elementari
In generale, le mansioni del collaboratore addetto alle indagini elementari richiedono un alto livello di attenzione ai dettagli, abilità di analisi e problem solving, capacità di comunicare efficacemente, saper lavorare in team. Le mansioni del C.I.I.E. possono variare a seconda dell’ente o dell’organizzazione per cui lavora.
In generale, comunque, tra le sue responsabilità ci sono diverse attività relative a un’indagine, fra cui:
- raccogliere informazioni e dati relativi ai casi su cui l’agenzia lavora attraverso fonti diverse (interviste, dati bancari, informazioni sulle telecomunicazioni e informazioni investigative sul web);
- analizzare e interpretare i dati raccolti per identificare prove utili alle indagini;
- contribuire alla preparazione di documenti legali utili ai clienti dell’agenzia;
- collaborare con altri professionisti quali avvocati e giudici, per fornire informazioni e prove pertinenti;
- assistere gli investigatori durante le indagini, ad esempio attraverso la sorveglianza di individui o l’analisi delle registrazioni di telecamere di sorveglianza;
- raccogliere e conservare le prove in modo accurato e conforme alle procedure legali;
- partecipare a riunioni con altri membri del team per discutere il progresso delle indagini e valutare le strategie future.
Il C.I.I.E. può anche collaborare con altre agenzie investigative e autorità giudiziarie per raccogliere informazioni utili a risolvere casi di crimini: spesso, infatti, tale professionista viene inquadrato con contratto a chiamata o intermittente, quindi svolge collaborazioni con diverse agenzie, come un vero e proprio freelance nel campo investigativo.
Obblighi del collaboratore addetto alle indagini elementari
Il collaboratore addetto alle indagini elementari è sempre soggetto alle direttive del suo datore di lavoro (l’investigatore titolare di licenza dell’istituto a cui fa riferimento, per l’appunto) e deve agire con molta attenzione poiché spesso è facile che possa incorrere in reati di carattere penale (per esempio la violazione della proprietà privata, interferenze illecite nella vita privata, sostituzione di persona).
Importante sottolineare che, durante i controlli a loro carico da parte delle forze dell’ordine o anche di semplici cittadini, i collaboratori addetti alle indagini elementari devono dichiarare sempre di essere “collaboratori investigativi” e non investigatori privati, evitando così di cadere nella trappola dell’abusivismo della professione di investigatore.
Il collaboratore addetto alle indagini elementari, inoltre, non può svolgere autonomamente indagini difensive e/o penali se non in presenza dell’investigatore privato titolare.
Nello specifico, il C.I.I.E. deve attenersi alle seguenti regole:
- effettuare pedinamenti e appostamenti senza violare la legge sulle molestie e disturbi alle persone (articolo 660 del Codice Penale);
- effettuare riprese audiovisive e fotografiche solo se non violano l’articolo 615 bis del Codice Penale (relativo alle interferenze illecite nella vita privata);
- eseguire sopralluoghi solo nei limiti dell’articolo 614 del Codice Penale (relativo alla violazione di domicilio);
- raccogliere informazioni nei locali del committente senza sconfinare nell’attività di vigilanza (ossia non può intervenire direttamente o indirettamente per proteggere il patrimonio del committente ma solo effettuare servizio di antitaccheggio investigativo).
Requisiti richiesti per intraprendere la professione di C.I.I.E.
Per quanto concerne i requisiti per diventare collaboratore addetto alle indagini elementari, ecco quelli fondamentali:
- diploma di maturità e/o laurea;
- patente B e ottime doti di guida;
- buon utilizzo di PC, smartphone, fotocamera, videocamera e apparati di registrazione;
- spirito di osservazione, intuito e capacità di mantenere la concentrazione per lunghi periodi;
- disponibilità a lavorare weekend, festivi, orari notturni e trasferte su tutto il territorio italiano;
- gradita, ma non indispensabile, esperienza presso altre Agenzie Investigative e/o Investigatori Privati;
- obbligo alla riservatezza, dato che il C.I.I.E. tratta i dati personali e sensibili dei soggetti da investigare;
- nessuna condanna penale.
Nella nostra agenzia, ad esempio, tutti i nostri collaboratori sono C.I.I.E. professionisti, in quanto persone che svolgono da molti anni questa professione e frequentano annualmente corsi di aggiornamento e/o perfezionamento tenuti da Federpol.
Se volete sapere di più sulla figura del collaboratore addetto alle indagini elementari e vi piacerebbe intraprendere questa carriera, contattateci pure per maggiori informazioni.